La belle Epoque
La flotta del Lago Maggiore è una delle più importanti e funzionali d'Europa: Cesare Mangili diviene commendatore e senatore del Regno; l'Impresa di Naviga- zione diviene Società Anonima con il capitale di due milioni.
Le neonate Ferrovie dello Stato (1° luglio 1905) esigono il rinnovo della convenzione del 12 aprile 1902 e così il senatore commendator Cesare Mangili presidente della Società Anonima per la Navigazione sul Lago Maggiore e il commendator ingegner Riccardo Bianchi direttore generale delle Ferrovie dello Stato ne sottoscrivono in Roma il 31 dicembre 1906 una nuova convenzione.
E avanti con le costruzioni, tuona il senatore Mangili! In tutta la plaga si inneggia a lui, alla sua volontà, alla sua tenacia, al suo coraggio e al Re d'Italia che ha voluto conferirgli il laticlavio di senatore del Regno.
L'Impresa di Navigazione è nota in Italia per l'oculata amministrazione e per il puntuale servizio. L'Europa intera sembra avviarsi a un sereno avvenire di pace e di progresso. La scienza e la tecnica compiono giganteschi passi avanti per l'umanità.
Stresa, le Isole Borromee, i castelli di Cannero, Intra, Pallanza sorgono a nuova vita: la nobiltà di tutta Europa passa l'inverno in queste zone benedette dal cielo e con la natura dai colori di festa.
I piccoli piroscafi gemelli dalla portata di cento persone ciascuno, «Novara» e «Como» entrano in servizio rispettivamente il 10 luglio e il 24 agosto 1908; la ditta Odero di Sestri Ponente sta costruendo un grande piroscafo per 700 persone, il Lombardia molto simile al terzo Verbano.
Le previsioni del tempo politico sembrano preannunciare un promettente e pacifico avvenire non solo in Italia. Gli investimenti privati sono massicci e i capitali vengono impiegati dalle imprese nella "certezza" di un adeguato profitto, mentre lo Stato, sonnacchiosamente attento, non disturba le iniziative ma colma le carenze con adeguati interventi.
L'Impresa di Navigazione osa l'impossibile: altri tre grandi battelli devono solcare le acque del Lago Maggiore, commissiona, così, alla «Ditta Bacigalupo» di Genova-Sampierdarena tre piroscafi a elica che, celermente costruiti, vengono collaudati a spron battuto: il 12 agosto 1912 il piroscafo Milano al comando del capitano Cipriano Besana; il 22 febbraio 1913 il Torino al comando del capitano Ormezzano; il 25 aprile 1914 il Genova ancora comandato dal capitano Besana. La velocità media risulta di 25,440 chilometri all'ora, la capienza di 500 persone per battello.
Viene, frattanto, demolito il piroscafo Lucomagno. Il passaggio dai "ricordi" alla "realtà" è pressoché indolore; l'umanità è sempre più coinvolta e conseguentemente partecipe alle novità della scienza e della tecnica.
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