Il Fortuna e il Delfino
Il piccolo "Traviata" fa quello che può. Ma i suoi sessanta posti non sono sufficienti. Da solo non riesce a compiere tutti i collegamenti che sarebbero necessari per garantire alla gente di lago coincidenze regolari e sicure. Basta un forte vento di tramontana, di quelli che fanno "schiumare" il lago, perché il battello sia in difficoltà e l'attracco ad alcuni pontili diventi impossibile. Quante volte l'abbiamo visto a Brissago avvicinarsi allo scalo in balia delle onde e poi, dopo vari tentativi, riprendere il largo senza fermarsi per evitare un approdo troppo pericoloso!
La direzione delle F.R.T. se ne rende conto: occorre mettere in acqua un altro battello. E ciò nonostante nel rapporto sull'attività svolta nel 1944 si sottolinei con giusta soddisfazione d'essere riusciti, nonostante tutto, a "mantenere l'orario limitato impostoci dalle Autorità federali di sorveglianza" 1.
Acquistare una motonave nuova di zecca? E'un sogno, sì, ma ancora irrealizzabile. Meglio rivolgersi al mercato dell'usato. L'occasione buona la offre la Società di navigazione del Lago di Lugano che mette in vendita la "Freccia bianca". E' un battello a ponte raso aperto; quando piove può essere chiuso tramite un tetto scorrevole e, lateralmente, con teloni impermeabili. Costruito nel 1938 dalla ditta Fratelli Sulzer di Winterthur è mosso da due motori Diesel da 100 cavalli. Ha una lunghezza fuori tutto di metri 20,60 e può trasportare 110 passeggeri.
Bisognerà lavorare sodo per adattare la "Freccia bianca" alle esigenze del servizio che dovrà compiere sul Verbano. Nei cantieri della Società di navigazione di Lugano viene fatta una prima trasformazione: lo scafo è al- lungato di tre metri e il ponte d'imbarco rialzato.
Lasciato il Ceresio il battello, caricato su un grosso autocarro, si avvia verso il Lago Maggiore. Dell'insolito trasporto si occupa la ditta Welti-Fürrer di Zurigo: un viaggio che durerà tre giorni (l'11, il 12 e il 13 agosto 1945),irto di difficoltà. Soprattutto quelle dovute al transito lungo i sottopassaggi delle Ferrovie federali e all'attraversamento di Taverne dove la strada troppo stretta rende necessario l'abbattimento di un muro.
A Locarno continuano i lavori di trasformazione. Il ponte viene coperto con una sovrastruttura in duralluminio così da ottenere un'ampia e luminosa sala per i passeggeri, si costruiscono la cabina di pilotaggio e i locali di servizio, tutte le infrastrutture vengono revisionate e ammodernate. La portata è aumentata da 110 a 140 passeggeri. E cambia anche il nome: nasce il "Fortuna".
Varato il 17 settembre 1945 a Muralto, il battello é sottoposto alle prove di collaudo nei giorni 17 e 18. Poi, nel pomeriggio del 29 settembre prove "sotto un cielo limpido e terso che si rifletteva nelle onde glauche", come riportano le cronache, ha inizio la crociera inaugurale.
Le F.R.T continuano l'ampliamento della flotta, con un battello di nuova costruzione. Si chiamerà "Delfino" e uscirà nel 1950 dai cantieri Tosi di Legnano. La motonave ha una portata di 400 persone, è azionata da un motore Diesel di 375 HP che può imprimerle una velocità di crociera di oltre 23 chilometri orari. Positivo il giudizio delle F.R.T. in un rapporto agli azionisti:
Questa motonave è bene riuscita e piace assai al pubblico sia per la sistemazione dei posti riservati ai viaggiatori sia per l'arredamento sobrio e confortevole. La sua velocità, sebbene non ancora sfruttabile per le corse d'orario, fa però sì che eventuali ritardi causati dagli sbarchi e imbarchi possano senz'altro essere ricuperati"
Com'era capitato per il "Fortuna", grande spazio sui giornali anche per l'inaugurazione del "Delfino" avvenuta il 1. luglio 1950. Più degli altri si diffonde l'Eco di Locarno" con sperticate lodi e con un linguaggio en- fatico e colorito in uso a quel tempo sulla stampa (lo abbiamo già notato anche in altri stralci di giornali), che oggi fa un po' sorridere. Non c'è il "cielo limpido e terso che si rifletteva nelle onde glauche" descritto per il "Fortuna”, ma la crociera inaugurale del "Delfino" inizia "in una superba cornice di verde e d'azzurro e con un gran solleone che faceva da regista". E' in questa atmosfera che "la nuovissima stupenda motonave acquistata dalle Ferrovie Regionali Ticinesi compiva la sua prima scorrazzata ufficiale nel lago.
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