Giacomo Sutter e l'addio al Vapore

Nel marzo del 1923 l'ingegner Sutter vince il con- corso e ottiene la concessione del servizio per la durata di 20 anni a partire dal 18 luglio con una sovvenzione annua inferiore di circa 500.000 lire a quella richiesta dal Gruppo Finanziario Intrese che sembrava il più quotato.

In una dettagliata relazione indirizzata al Ministero dei Lavori Pubblici, Giacomo Sutter espone il pro- gramma:
«Lo studio dei risultati d'esercizio della gestione sta- tale negli ultimi anni, dimostra che le passività incontrate malgrado il forte traffico, sono dovute in gran parte ai tipi di macchinario dei piroscafi attualmente in servizio. Questi piroscafi sono tutti azionati da macchine a vapore, le quali richiedono anzitutto tre persone di servizio ed inoltre una spesa di combustibile sempre superiore alle L. 3 per km piroscafo. A questi inconvenienti ancora aggiunta la spesa necessaria (per il personale e combustibile) per tenere le caldaie a vapore sotto pressione durante le ore notturne.
A tutti questi inconvenienti si può ovviare dotando i piroscafi di motori ad olio pesante, quali sono attualmente usati per simili scopi. Al servizio del motore basta una sola persona, e nelle ore fuori servizio il motore è tenuto spento, senza dunque dar luogo a consumo di combustibile e senza richiedere personale di sorveglianza. Il prezzo del combustibile necessario per un km di percorso di un piroscafo del tipo "Genova ridurrà da 3 lire a una lira circa. Inoltre il comando di questi motori avviene dal ponte, e può essere direttamente eseguito dal capitano del piroscafo.

Riconosciuta la necessità economica di effettuare il servizio di navigazione sul Lago Maggiore con piroscafi ad elica azionati da motori ad olio pesante, si è esaminata l'eventuale possibilità e convenienza di trasformare il naviglio attualmente in servizio.

Questo naviglio si compone di 12 piroscafi, che possono essere suddivisi nei seguenti gruppi:
1° Gruppo. - I piroscafi "Elvezia" (1890), "Italia" (1888) e "Sempione" (1896). Queste tre navi non sembrano in ottimo stato e le loro caratteristiche non ne consigliano la trasformazione, tanto più che i loro scafi non sono in perfetto stato e non sembrano sufficientemente solidi per sopportare dei motori ad olio pesante con cilindri verticali della potenza necessaria per dare ai piroscafi una razionale velocità.
 
Il secondo gruppo è costituito dalle 3 unità "Lombardia" (1909), "Regina Madre" (1904) e "Francia" (1903). Queste unità sono le più potenti della flotta attuale; la loro trasformazione richiederebbe dei motori della potenza superiore ai 400 HP e probabilmente dei rinforzi agli scafi, occasionando complessiva- mente delle ingenti spese, sproporzionate ai servizi che questi piroscafi possono rendere. Queste tre unità potranno invece essere convenientemente utilizzate conservandole colle attuali macchine motrici, ed impiegandole soltanto in occasioni speciali, quando si tratti di tra- sportare delle numerose comitive, poiché in questi casi l'elevata spesa di trazione, riferendosi al trasporto di un
gran numero di passeggeri, potrà ritenersi sopportabile.

Il terzo gruppo è costituito dalle 3 unità "Genova", "Milano" e "Torino" la cui potenzialità di trasporto sembra corrispondere molto razionalmente ai bisogni normali dell'esercizio. Queste unità, costruite nel triennio 1912-1914, sono tuttora in buonissimo stato, sono mosse ad elica, con macchine verticali a vapore, e si può dunque ritenere che la sostituzione di queste macchine con motori "Diesel" tipo "marino" a circa 190 giri non richiederà lavori troppo costosi per il rafforzamento dello scafo. La potenza delle macchine attuali si aggira sui 350 HP, e, tenuto conto del maggior rendimento dei motori "Diesel", basterà probabilmente un motore di 300 HP per ottenere la stessa velocità oraria di 25 km attualmente conseguita.

4° Gruppo. In questo possono elencarsi le due unità "Ticino" e "Mottarone". Il "Ticino" è attualmente azionato da macchina a vapore di 200 HP, a ruote, mentre il "Mottarone" ha una macchina a vapore da 140 HP ed è azionato da elica. Il "Ticino" è la più vecchia unità dell'attuale flotta (venne costruito nel 1850); però il suo scafo - di costruzione molto robusta è tuttora in ottimo stato e si ritiene che potrà senz'altro essere trasformato, dotandolo di motore "Diesel" della potenzialità di 200 HP. La velocità di questo piroscafo verrà così portata a 25 km all'ora.
Il "Mottarone" venne costruito nel 1897 ed utilizzato, quasi esclusivamente, per il servizio merci a piccola velocità. Conseguentemente la disposizione di questo piroscafo non è attualmente idonea al servizio viaggia- tori. Però le sue dimensioni e lo stato di conservazione dello scafo rendono possibile una trasformazione, mediante dotazione di motore "Diesel" da 150 HP e modificazione delle installazioni, in modo da renderlo utilizzabile per il trasporto viaggiatori.

Rimane ancora il piccolo piroscafo "Paleocapa" del 1869 che oggi è quasi esclusivamente utilizzato per gite di piccole comitive private. Questo battello è di dimensioni ridottissime, essendo la sua portata di una quindicina di persone. E' azionato da macchina a vapore di 25 HP, molto ingombrante.
Potrà essere ridotto a motoscafo per corse facoltative da Pallanza e da Stresa verso le Isole Borromee quando saranno riorganizzati i servizi principali d'interesse generale.

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