Dall'Eridanio al Regina Madre

Nel 1883 entra in linea il piroscafo Eridanio in onore di quel piroscafo che diede il via al Verbano primo e ne diede la sua macchina a vapore.  

Francesco, Angelo e Cesare Mangili danno ogni impulso all'Impresa per renderla all'altezza dei servizi richiesti dalla clientela sempre più estesa ed esigente. L'«Impresa di Navigazione» può ora ordinare la la costruzione di nuovi piroscafi alla ditta Escher Wyss di Zurigo. Entrano, così, in linea l'11 dicembre 1888 l'Italia e il 19 settembre 1890 l'Elvezia, secondo di questo nome.

Il piroscafo Sempione Ex Benedekt ormai logoro viene demolito e un nuovo battello, dello stesso nome, è costruito nel Cantiere Odero di Sestri Ponente, mentre sono in corso i lavori per il traforo ferroviario del Sempione.

Il 20 giugno 1896 il «grandioso battello», capace di 800 posti, entra in servizio di linea. L'entusiasmo per «i fasti dell' impresa di naviga- zione»> giunge alle stelle: fare una gita sul Lago Maggiore diviene un punto d'onore.

Costruito dallo Stabilimento Luigi Astegiano di Genova e dalla «Società Anonima Cooperativa» di Sampierdarena come caldaia e apparato motore, entra in linea il 17 maggio 1897 il piroscafo a elica Mottarone che, però, non dà i risultati sperati come manovrabilità. D'altro canto Cesare Mangili ha ben più ampie volontà. I lavori per la costruzione del traforo del Sempione proseguono a pieno ritmo e bisogna pensare a quando dalla Svizzera e dalla Francia giungeranno sulle sponde del Lago Maggiore treni dopo treni carichi di persone. Cesare Mangili non si lascia cogliere impreparato.

L'alba del nuovo secolo si annuncia piena di pro- messe scientifiche, tecniche e sociali. Ma l'«idea fissa» di Cesare Mangili è il passo del Sempione dove tra breve farà la sua apparizione la locomotiva e la ferrovia per Domodossola e Stresa, costeggerà il Lago Maggiore, fino a collegarsi con quella esistente ad Arona: la Francia, la Svizzera e l'Italia saranno più vicine.

Sogni, promesse, speranze stanno per entrare nella realtà. Milano è in fervore di opere e si prepara la «Grande Esposizione»: anche il ballo è ormai excelsior. Commissiona, così, all' ormai famosa ditta Escher Wyss di Zurigo due battelli a salone, capaci ciascuno di 500 passeggeri. Il 20 agosto 1903 entra in servizio il Francia; il 24 settembre 1904 il Regina Madre.


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