Dalle acque svizzere a Innocente Mangili
I piroscafi che ora ormeggiano nelle acque neutrali svizzere sono otto: cinque sardi San Bernardino, San Carlo , San Gottardo, Lucomagno e Verbano e tre austriaci tre austriaci Radetzky, Benedekt , Taxis. Questi ultimi sono venduti alle autorità elvetiche in quanto il Governo austriaco non permette al Lloyd la loro vendita alle autorità piemontesi.
Il Risorgimento è compiuto. I battelli piemontesi tornano sul Lago Maggiore in servizio normale. Il Governo di Torino, conquistato il dominio delle sponde del lago, nel 1860 prende a nolo dal Governo svizzero il battello Taxis che ribattezza Ticino e mette in servizio sul Lago Maggiore.
Nel settembre del 1862 trasferisce sul lago di Garda, rimasto senza natanti italiani, il Verbano; gli muta nome in Benaco e lo adibisce al trasporto passeggeri sulla sponda occidentale del lago.
Nel 1864 acquista, per il servizio sul Lago Maggiore, il Radetzky cui muta il nome in Elvezia , il Benedekt che chiama Sempione e la piroga Ticino che ribattezza Maggia.
In attuazione della legge 14 maggio 1865, n. 2273, che sancisce la convenzione del 30 giugno 1864, l'esercizio della navigazione del Lago Maggiore passa dalle Strade Ferrate dello Stato alla società per le «Strade Ferrate dell'Alta Italia » che assume anche gli altri servizi lacuali della Lombardia.
Nel 1866 con l'annessione di Mantova e di parte del lago di Garda al regno d'Italia, questa società trasporta su quel lago il piroscafo «Elvezia» (ex Radetzky) che, rimodernato nei cantieri di Desenzano, entra in servizio col nome di «Sirmione.
Il 10 maggio 1867 la società per le « Strade Ferrate dell'Alta Italia » cede l'esercizio della navigazione a vapore sul Lago Maggiore alla ditta Innocente Mangili di Milano.
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