Ampliamento della flotta

Si iniziano le nuove costruzioni: cinque motoscafi tipo A.C.N.I.L. III serie, lunghezza m 20,87, larghezza m 3,41, portata 115 passeggeri (due, "Alcione" e "Gabbia- no", saranno trasferiti nel 1953 sul Lago di Como), muniti di motori Diesel G.M. 6/71, dotati di grande stabilità e di buone qualità nautiche.

Si continua con la costruzione delle due motonavi da 400 passeggeri "Milano" e "Genova" (Cantiere Moncalvi di Pavia), lunghezza m 37, larghezza m 6, dislocamento a vuoto tonn. 141, velocità 25 km/h; 4 persone di equipaggio, a due ponti, munite di sovrastrutture del tipo a cassero veranda e di apparato motopropulsore costituito da un motore Fiat tipo 265 S, a 6 cilindri da 240 cav./asse a 500 giri/1' e da invertitore a comando idraulico.

Nel 1952, su progetto dell' ingegner Ferdinando Balzani, della Gestione Governativa, i Cantieri Mon- calvi di Pavia costruiscono la motonave traghetto "San Carlo ", prima grande unità a propulsione bidirezionale avente le seguenti caratteristiche: lunghezza fuori tutto m 41,50, larghezza di scafo m 8,50, dislocamento a vuoto tonn. 204; portata: 120 tonnellate di veicoli e 420 passeggeri, oppure solo 900 passeggeri; apparato motore costituito da un unico motore centrale Diesel Ansaldo a 6 cilindri da 300 cav. a 360 giri/1, due linee d'assi centrali (prodiera e poppiera per un dato senso di movimento), sistema di propulsione con elica poppiera (per un dato senso di moto) propellente ed elica prodiera folle; inversione di moto ottenuta con l'eccitazione di un giunto e la diseccita- zione contemporanea dell'altro; timoni ad entrambe le estremità, di cui a seconda del senso di moto è attivo solo quello poppiero; governo della nave agendo sui giunti elettrici o sul variagiri del motore. I vantaggi caratteri- stici del sistema adottato sono: maneggevolezza, semplificazione delle accostate e degli attracchi, elasticità e prontezza della manovra di arresto.

Nel 1956, su progetto dell'ingegner Ferdinando Balzani della Gestione Governativa, i Cantieri Breda di Venezia costruiscono la "S. Gottardo", seconda motonave tra- ghetto di grande portata, più capace della "S. Carlo" (lunghezza fuori tutto m 43,30, larghezza scafo m 8,53, larghezza carreggiata m 6).

Scrive il "Corriere della Sera" del 12 giugno 1957:E' entrato in servizio regolare sul lago Maggiore un nuovo grande traghetto, il terzo della serie. Si chiamava "San Gottardo" e per una strana coincidenza, alla quale i suoi costruttori non avevano pensato (né l'avrebbero potuto) la bella motonave appare sulle acque del Verbano proprio nel 75" anniversario della linea del Gottardo. Si tratta di una nave dalle forme elegantissime che suscita l'ammirazione di quanti la vedono o vi montano a bordo. E' dotata di un motore Diesel di 450 cavalli che aziona due eliche propulsive per cui può marciare nei due sensi, semplificando, come per il traghetto "San Carlo", le operazioni di attracco e di partenza. Ma, a differenza del "San Carlo", il nuovo traghetto ha due cabine di comando centralizzate anziché una (col co- mando centralizzato il capitano regola direttamente dal ponte il funzionamento del motore, per cui a bordo non ci sono motoristi). La coperta del "San Gottardo" è molto vasta, tanto che vi possono stare quattro auto affiancate (sul "San Carlo" ce ne stanno tre). La portata del nuovo traghetto è perciò notevole; senza veicoli, può trasportare 1000 passeggeri; e senza passeggeri normali può trasportare 44 autovetture di piccola carrozzeria. La sua coperta può ospitare fino a sei grossi pullman. Con carico mi- sto ci stanno 450 passeggeri e 25 macchine.

Nel 1956 vengono inoltre ordinate due nuove unità sempre su progetto dell'Ufficio Tecnico Centrale della Gestione Governativa, i Cantieri Breda di Venezia costruiscono la motonave "Roma" da 1170 passeggeri, gemella delle "Volta" e "Manzoni" immesse contemporaneamente in servizio sul lago di Como, primo tipo di unità di grande portata a due eliche secondo i più moderni criteri di progettazione.

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