1923 Serie Dovia "Allungate"
Ditta di costruzione: Cantiere Monfalcone
Lunghezza: 30.50 m
Larghezza: 6.20 m
Velocità: 21.50 km/h
Passeggeri: 250 passeggeri
Equipaggio: 3
Forza macchina: 250 c v
Motore: 2 Alfa Romeo 1627
Sistema di propulsione: 1 elica centrale
Immersione media: 1.40 m
L'ingegner Sutter, dopo aver deciso di conservare in organico i sette battelli ancora in buono stato, fa costruire a Monfalcone nove battelli che munisce di motori, Diesel passando, così, dal sistema ormai antiquato del carbone e del vapore, a quello a nafta.
I nuovi natanti sono cinque motonavi tipo Dovia e 4 tipo Fiori
Le motonavi tipo «Dovia» prendono il nome secondo una logica. La Dovia in onore del paese natale del Duce del Fascismo e Capo del Governo Benito Mussolini; la Racconigi in ossequio al re d'Italia Vittorio Emanuele III; l' Airolo a ricordo del paese natale del presidente della Società Subalpina di Imprese Ferro- viarie ingegner Giacomo Sutter; la Legnano per rammentare che i motori provengono dalla ditta «Franco Tosi» di Legnano; la «Monfalcone» in onore della sede del «Cantiere Navale Triestino».
Le prime quattro sono collaudate dall'ingegner Ettore Parducci e dall'ingegner Gaetano D'Alò il 29 agosto 1923; la quinta il 24 settembre 1923.
Immediatamente vengono poste in servizio ma il loro funzionamento e la loro portata non sono soddisfacenti né sufficienti.
Nel 1925 le cinque motonavi tipo «Dovia» entrano in cantiere ad Arona e vengono allungate. Nel 1926 riprendono il lago e il risultato della trasformazione è più che soddisfacente, tanto da venire soprannominate le allungate
Il nuovo collaudo avviene con ammirevole sollecitudine: «Monfalcone» il 19 dicembre 1925; Legnano 1'8 aprile 1926; «Dovia» il 15 luglio 1926, «Airolo» il 28 luglio 1926; «Racconigi» il 16 luglio 1927.
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